Chi domanda, comanda!
Nello scorso articolo abbiamo fatto altre considerazioni per scegliere con maggiore cognizione il nostro agente immobiliare e non fermarci solo alle apparenze.
Abbiamo parlato in chiusura di una strategia: l’arte del domandare.
Ecco alcune domande che dobbiamo porre all’agente immobiliare a cui vorremo affidare l’incarico di vendita della nostra casa:
- quanti sono gli immobili in vendita nella città in cui è sito l’immobile che vogliamo vendere? E quanti sono quelli che vengono effettivamente venduti?
- e quante quelle che ha concluso l’agenzia? Si possono dimostrare?
- mediamente quanto investono per ogni incarico acquisito?
- quale percentuale di successo hanno per ogni incarico acquisito?
- in quanto tempo mediamente vendono un immobile?
- quanto si discosta il prezzo di vendita dal prezzo richiesto dal cliente?
- che tipo di promozione verrà fatta per la vendita del mio immobile?
- che tipo di assistenza forniscono?
In questo articolo cominciamo ad analizzare ogni domanda e comprenderne perchè sia così importante farle.
Sapere che tipo di offerta c’è nel territorio (sia in termini di tipologie che quantità) sarà essenziale per l’agente immobiliare per poter valorizzare il nostro immobile e renderlo “diverso” dagli altri. In un mercato stagnante (escluse alcune realtà, una su tutte Milano) come quello in cui operano oggi le agenzie immobiliari è fondamentale differenziare la nostra proposta in modo da attrarre il maggior numero di potenziali acquirenti. Questo risultato si può sicuramente ottenere innanzi tutto non sbagliando la strategia del prezzo di vendita e in secondo luogo con un piano di marketing efficace.
Conoscere invece il numero di immobili che effettivamente vengono venduti ci può dare un’idea più chiara relativa ai tempi di vendita del nostro immobile e una ragionevole percentuale di successo.
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